giovedì, 25 aprile 2024
CULTURE

Steffi Graf. Passione e perfezione. Il libro di Elena Marinelli.

Concretezza, eleganza e una vera ossessione per il tennis, e lo sport in generale. Una delle più grandi sportive e tenniste della storia. La storia e la vita di Steffi Graff raccontata nel libro “Steffi Graff. Passione e perfezione. Abbiamo intervistato l’autrice del libro Elena Marinelli.

Steffi Graff è stata definita “la leggenda più silenziosa del tennis”: come la descriveresti a qualcuno che non la conosce?

Silenziosa sempre dal punto di chi ha scritto di lei. E forse anche per questa sua silenziosità sembrava davvero fatta apposta per il campo e il tennis.

Per descriverla a chi non la conosce direi che è stata una delle più grandi del suo sport, e una delle più importanti sportive del nostro tempo. Un’atleta che è riuscita a marcare il tennis in un modo unico, fatto sì di silenzi, ma tutti sostanziali.

Come nasce l’idea di scriverci un libro e da quale punto di vista vai ad approfondire la Graff?

L’idea è arrivata da 66thand2nd che mi ha proposto di scrivere un libro che potesse stare nella loro collana Vite inattese e io avevo due idee. Quella di Steffi Graf per me è la storia di tennis di formazione per eccellenza, dunque meritava di essere raccontata e per me personalmente Steffi Graf è stata la prima tennista a cui mi sono appassionata.

Racconto nel libro come “ci siamo incontrate” e quindi perché è importante, ma credo che la mia esperienza sia stata quella di molti che le sono rimasti appiccicati per il modo in cui stava in campo, tanto autorevole e spietato quanto intimo.

Il punto di vista nel libro sta molto all’interno del campo e nelle partite: ne racconto diverse, perché mi sembrava la prospettiva migliore che tracciare la sua storia di formazione.

Parli di ossessione ed amore. Il tennis molto probabilmente è così, ma cosa intendi nello specifico?

Nel libro, l’ossessione di Steffi Graf è quella del raggiungimento di un obiettivo, del risultato, della giocata, del dritto piazzato e infine del gioco in quanto tale.

Potremmo dire in un modo molto completo l’ossessione per lo sport. L’amore ha la stessa origine ma si sviluppa in senso opposto. In una linea del sentimento con ossessione e amore ai due capi opposti, Steffi Graf stava nel mezzo.

Questo poi si mostrava nella sua capacità atletica, nella sua professionalità e anche nella ricerca continua di portarsi avanti e rivalutare il suo gioco, ad esempio, quando ce ne è stato bisogno.

Se dovessimo prendere la Graff come esempio per i più giovani, per chi vuole fare sport ad alto livello, quali credi siano i valori ed i principi che bisognerebbe prendere da lei come fonte d’ispirazione e perchè?

La dedizione è di certo uno dei più rilevanti. Ma credo che la sua qualità sportiva migliore sia stata la concretezza, a tutti i livelli del suo gioco. Il suo talento è stato un talento concreto. Per questo sembrava distaccato, ma era “semplicemente” molto naturale.

 

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