martedì, 3 dicembre 2024
INTERVIEW

#calciopopolare ATLETICO SAN LORENZO: Lo sport figlio del popolo

Rispetto, solidarietà, lealtà, aggregazione, trasparenza.Tutto questo, e molto altro, è la splendida favola sportiva popolare dell’Atletico San Lorenzo. Un punto di riferimento per giovani, e meno giovani, del quartiere San Lorenzo a Roma.Conosciamo i valori, le attività e le iniziative di questa realtà attraverso le parole piene di passione ed orgoglio di Maurizio Palermo Dirigente del Settore Giovanile.

Lo sport figlio del popolo. Qual è stata l’idea alla base della nascita dell’Atletico San Lorenzo?

Nell’estate del 2013, lungo la dorsale di Via Dei Volsci, l’argomento unico di discussione dei tanti capannelli era “la squadra di pallone di San Lorenzo”. Vecchi e nuovi compagni, ultras annoiati, stanchi di un calcio “solo miliardi e controllo sociale” sembrava non pensassero ad altro.

Non si sa a chi venne per primo l’idea, ma complice l’avvento definitivo e obbligatorio della Tessera del Tifoso, si cominciò a pensare: “ma perché una squadra da seguire non ce la facciamo noi?”. Detto fatto, nasce il progetto ed i punti essenziali del modello di calcio che avevamo in mente e che volevamo: Protagonismo dei tifosi; azionariato popolare; aggregazione sociale sugli spalti; coinvolgimento del quartiere.

All’improvviso sembrava che tutti volessero fare quella squadra, sembrava che in quartiere non si aspettasse altro, una combinazione magica che ha solo bisogno di essere lanciata.

Da lì in poi è tutto un susseguirsi di riunioni, incontri, appuntamenti in federazione, richieste di consigli e preventivi vari. Bisogna decidere il nome, i colori sociali e tanto altro. A mettere tutti d’accordo è l’Atlético San Lorenzo de Almagro, la squadra argentina famosa in tutto il mondo per la passionalità, per le lotte portate avanti dai suoi tifosi, per lo spirito proletario e ribelle della sua gente. La nostra squadra si chiamerà Atletico San Lorenzo e i colori sociali saranno il rosso e il blu.

Qual è la mission che spinge questa realtà a migliorarsi e a crescere anno dopo anno?

L’Atletico San Lorenzo condivide fin dalla sua fondazione alcuni valori portanti che devono ispirare il comportamento delle sue squadre e dei suoi sostenitori dentro il campo e fuori dal campo:

il Rispetto, il rifiuto di ogni forma di razzismo, pregiudizio o discriminazione di qualsiasi natura.

La Solidarietà cioè l’attenzione alle questioni del quartiere, alle questioni sociali in una logica di mutualismo.

La Lealtà, lo spirito guida degli atleti e dei sostenitori, prima di tutto verso i componenti dell’Atletico San Lorenzo, ed anche nei confronti degli avversari.

L’Aggregazione come collante che unisce le differenti realtà rappresentate dalla squadra, in un unico spirito di appartenenza.

La Trasparenza nel modo di operare, attraverso decisioni condivise e la completa informazione e partecipazione all’ autofinanziamento e all’organizzazione.

Questi sono e rimangono i valori di base che ci hanno permesso di arrivare, a distanza di 10 anni, alla creazione di una polisportiva e di porci ancora nuovi obbiettivi di crescita.

Il vostro è un modello di sport alternativo che parte dal basso. Siamo affascinati dal calcio pop. Un’idea emozionale, antica e popolare dello sport più bello del mondo. Qual è la vostra idea di calcio popolare e come viene perseguita nella società?

L’Atletico San Lorenzo è una polisportiva popolare e fin dall’inizio ha fatto della partecipazione collettiva e condivisa un pilastro del proprio modo di pensare ed agire. Il coinvolgimento dei soci e dei sostenitori, attraverso l’autofinanziamento, la realizzazione di eventi culturali, momenti di svago e socialità, sono alla base del nostro sostentamento sportivo e sociale.

È un’altra idea di sport, fuori dalle logiche del profitto, che mira all’accessibilità di tutti alla pratica sportiva, promuovendo al tempo stesso un modo originale e collettivo di gestire le attività attraverso un modello partecipato basato sull’autofinanziamento e l’autorganizzazione.

Per sostenere i nostri progetti sportivi e non, abbiamo scelto la strada dell’Azionariato popolare attraverso la partecipazione attiva e il coinvolgimento di tutti i sostenitori nel processo di crescita e gestione del progetto.

Per questo motivo chiediamo il contributo di tutti. Sottoscrivendo la tessera dell’azionariato popolare si partecipa attivamente alla costruzione della polisportiva.

Passione, costanza e territorialità. Quanto è importante il rapporto con la comunità locale e quale l’impatto sul territorio?

Il rapporto con la comunità è davvero importante e,  anche a distanza di dieci anni, resta il motore dell’intera polisportiva. San Lorenzo è un quartiere particolare, chiuso tra le mura, il cimitero del Verano, lo scalo e l’Università; è molto coeso ma anche aperto, un luogo dove gli universitari garantiscono nuova linfa e nuove idee costantemente.

La composizione della popolazione residente è eterogenea: universitari, ex studenti ora professionisti, vecchi residenti che non hanno voluto allontanarsi dal quartiere, persone che lo rendono vivo con un arcipelago di associazioni impegnate sul territorio e sul sociale.

L’Atletico è una di queste realtà e presenta la particolarità di raccogliere al suo interno molte persone impegnate anche su altri front; questo ci pone spesso come motore di iniziative ampiamente condivise dal territorio, come nel caso della battaglia contro lo smantellamento dello storico campo a 11. Allo stesso modo siamo pronti a sostenere eventuali iniziative o battaglie promosse da altri sul territorio.

Non solo calcio. L’Atletico San Lorenzo come vera e propria polisportiva popolare. Come si riesce a portare avanti un progetto del genere?

La passione prima di tutto.

Anche oggi l’impegno è totalmente volontario, basato su obbiettivi comuni, amicizia, coinvolgimento emotivo e aggregazione. L’associazione è nata con una squadra di calcio ed è diventata una polisportiva con discipline che vengono aggiunte spontaneamente da piccoli gruppi con la passione sportiva, la voglia di stare insieme e spesso delusi dalla proposta sportiva “istituzionale”.

Questo non significa che non ci sia organizzazione. Abbiamo gruppi di lavoro che si occupano delle varie discipline, ma anche gruppi che si occupano delle aree trasversali. C’è chi si occupa di comunicazione, chi si occupa di Finanza e Bandi, chi dell’organizzazione di eventi e chi delle relazioni con il territorio. Vengono spesso creati “gruppi di scopo” con obbiettivi specifici da portare a termine.

Da poco meno di un anno abbiamo strutturato gli organi decisionali in due assemblee, l’Assemblea generale dei Soci e un Gruppo di Gestione. La prima determina gli obbiettivi e la linea politico sociale dell’Atletico, coinvolgendo tutti. Il Gruppo di Gestione invece si occupa della vita quotidiana della Polisportiva. E’ formato da tutti i soci che hanno un ruolo operativo: dagli allenatori delle squadre agli operativi nei gruppi di lavoro.

Strutturare una realtà come la nostra, che nasce e persiste come struttura decisionale orizzontale, è complicato, ma grazie alla passione e alla fiducia, ci stiamo riuscendo.

Progetti sportivi e sociali del passato e del futuro. A quale siete maggiormente legati e quale il progetto di cui andate orgogliosi.

Il nostro progetto sportivo è in crescita costante; siamo nati come squadra di calcio maschile e siamo diventati una polisportiva, difficile non essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto: abbiamo raggiunto la fase nazionale dei playoff di Serie C Femminile per la promozione in serie A2; le nostre squadre di basket maschili e femminili competono ad alto livello nelle categorie di appartenenza; il progetto sportivo è sano ed altamente competitivo per una realtà giovane e strutturata dal basso come la nostra, che non utilizza sponsor.

Il settore giovanile calcistico ha una scuola calcio ormai strutturata ed è riuscito a portare all’esordio in prima squadra (oggi in seconda categoria) ragazzi formatisi calcisticamente solo nelle nostre giovanili; quest’anno sono partiti anche progetti di Mini Basket e Mini Volley.

Sportivamente andiamo orgogliosi di tutto.

Anche le battaglie sociali, di cui andare orgogliosi, non mancano: stiamo completando la preparazione della sesta edizione del torneo “Finché vita non ci separi” il torneo contro la violenza di genere. L’iniziativa coinvolge ogni anno circa 200 ragazze provenienti da tutta la città, che si cimentano in sport come calcio, pallavolo, pallacanestro.

Importante per noi e per l’intero quartiere, che ha lottato con noi, è stata sicuramente la battaglia per impedire lo smantellamento dello storico campo di calcio presente a San Lorenzo dal 1926. Una battaglia che ci ha visti in prima linea per oltre 2 mesi, che ha coinvolto tutte le componenti della polisportiva in una mobilitazione serrata che ci ha permesso alla fine, non solo di salvare il campo, ma anche di ottenerne la sistemazione e l’utilizzo per il campionato delle nostre squadre giovanili.

Le Quote Popolari so mejo dei milioni. Questo il claim della vostra campagna di autofinanziamento. Forse in questo slogan è raccolta tutta la vostra filosofia. Quali sono le attività di promozione e marketing che mettete in campo per l’azionariato popolare?

Alla base c’è il Tesseramento, l’Azionariato Popolare, che non è un vero azionariato perché non si comprano quote ma tre tipi di Tessere: quella “Ordinaria” da 20 euro, una tessera “Fuori di Testa” da 50 euro ed una tessera “Complicità Atleta” da 50 euro, quest’ultima è una sorta di contributo degli atleti alla polisportiva.

Le attività di promozione sono principalmente sul territorio. Apriamo la campagna di Tesseramento a Luglio, in occasione della festa di compleanno dell’Atletico, e continuiamo a proporre il tesseramento in ogni evento che organizziamo o a cui partecipiamo. Il resto della promozione passa per il sito ed i canali social.

Anche la scuola calcio (da quest’anno anche scuola Basket e Pallavolo) è un veicolo per il tesseramento: la scuola costa 130 euro annui, una quota volutamente bassa, per ribadire il diritto allo sport per tutti. Prevediamo gratuità e sconti per i fratelli. Mettiamo a disposizione materiale tecnico che viene dato in dotazione con l’iscrizione, e solo una parte è in vendita, anche se l’acquisto non è obbligatorio. Oltre a questo, chiediamo il tesseramento di un genitore.

La campagna di Crowdfounding supportata anche da ZeroCalcare

Le quote popolari però non sono solo Tesseramento. I soldi che raccogliamo vengono dal basso e non accettiamo sponsorizzazioni. Finanziamo attività specifiche con eventi o serate; lanciamo campagne di Crowdfunding con uno scopo preciso, come ad esempio la ristrutturazione della nostra sede. Quest’ultima l’abbiamo lanciata da poco e con l’obbiettivo di raggiungere i 25.000 euro. Vi invitiamo tutti a dare un contributo (https://buonacausa.org/cause/volsci86). Oppure partecipiamo a bandi finanziati per progetti sociali, unendo il finanziamento della polisportiva alla realizzazione di progetti sociali e di sviluppo del territorio, che è uno degli obbiettivi che ci prefissiamo.

Sport, calcio e giovani. Quali sono i valori che cercate di trasmettere ai giovani e quale è la vostra filosofia calcistica.

Abbiamo stabilito dei valori per l’intero Atletico e sicuramente partiamo da quelli: Rispetto; Solidarietà; Lealtà; Aggregazione; Trasparenza.

Io faccio parte del gruppo che segue il settore giovanile e accompagno le squadre da diversi anni. Devo riconoscere che gli stessi valori, almeno formalmente, li ho trovati condivisi da molte realtà sportive, che mettono al centro il divertimento dei ragazzi, la lotta alla discriminazione, l’educazione degli allievi e dei loro genitori. La differenza che ho notato, però, sta nel fatto che noi cerchiamo di farne un fattore trainante e non un semplice complemento.

Non facciamo selezione tra i ragazzi e cerchiamo di dare delle opportunità a tutti; riconosciamo i meriti come è giusto che sia, ma non ci sono prime e seconde squadre. Tifiamo PER le nostre squadre mai CONTRO gli avversari. Insegniamo a competere e vincere ma non a cercare la vittoria ad ogni costo. Ad accettare la sconfitta e a complimentarsi con gli avversari sia nella sconfitta che nella vittoria.

Ogni partita deve essere un’occasione per essere felici.

Siete un vero e proprio motore di trasformazione sociale. Quanti sforzi richiede guidare questa macchina organizzativa?

Parecchi. Come detto, abbiamo gruppi specifici che si occupano di questo, ricercando bandi e progettando interventi finanziabili sul territorio ed in ambito sociale. Organizziamo tornei per l’integrazione e tornei contro le differenze di genere, per esempio. Tutto questo è possibile grazie al lavoro volontario dei soci e ad obbiettivi condivisi di cui tutti si sentono partecipi.

I primi anni del settore giovanile eravamo soliti proporre pranzi etnici dove i genitori dei ragazzi venivano direttamente coinvolti, cucinando e partecipando direttamente all’organizzazione. Questo è lo spirito: coinvolgimento del territorio, intermediazione culturale e festa.

Atletico San Lorenzo tra 10 anni. Dove vi vedete e quali altri risultati vorrete raggiungere?

Intanto, come dice uno dei nostri cori, “Dieci anni son passati e siamo ancora qua, tifando il San Lorenzo che mai si arrenderà”.

Tra dieci anni ci vediamo ancora qua, qualche squadra in più, forse qualche disciplina in più, giovani atleti ed atlete che raggiungono ed ambiscono alle squadre dei grandi, un quartiere che possa essere un modello cittadino, solidale ed accogliente, anche grazie allo sport che rimane il nostro motore di aggregazione sociale.

Il sogno resta questo: una struttura sportiva a San Lorenzo che possa accogliere chiunque voglia fare sport, che dia una casa alle nostre squadre, che possa portare il quartiere a tifare, a stare insieme, attraverso la passione comune per uno sport.

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