Leo Messi. Il miglior giocatore di tutti i tempi. Intervista all’autore ALESSANDRO RUTA.

Leo Messi, uno dei più grandi calciatori della storia. Negli ultimi anni sempre al centro delle attenzioni di media e tifosi. Gli ultimi anni al Barcellona e la discussa trattativa per il rinnovo del contratto che ha poi portato La Pulce alla corte del Paris Saint-Germain, a parametro zero, dove ritrova il suo grande amico Neymar.
Le sue lacrime nel giorno dell’addio al Barça hanno fatto il giro del mondo, ma è da Parigi ormai che riparte la caccia dell’argentino all’ennesimo trionfo, dopo essere riuscito a portare la sua Nazionale alla conquista della Copa America. In questo libro sono raccontate, fin dall’inizio, tutta la sua vita e la sua fantastica carriera, entrate ormai nella storia del calcio: una partita, quella del miglior giocatore di tutti i tempi, tra difficoltà e trionfi, strabilianti gol e imprese sportive, da leggere tutta d’un fiato.
Oggi tutto il popolo argentino si aggrappa a Messi per la conquista del Mondiale e noi abbiamo intervistato Alessandro Ruta, autore del libro LEO MESSI – Il miglior giocatore di tutti i tempi.
Perché consideri Messi il giocatore più forte di tutti i tempi?
Messi il più grande di tutti i tempi perché è il calcio, semplicemente. Tutti vorrebbero essere Messi anche se non tutti come ovvio hanno i suoi mezzi tecnici. E poi perché quasi sempre ha dato l’impressione di divertirsi col pallone.
Come nasce la realizzazione e la scrittura di questo libro?
Il libro è uscito in due tronconi temporali. Il primo nel 2019, quando Messi ancora giocava nel Barcellona e non sembrava dovesse andare via. Un anno fa invece dopo il passaggio clamoroso al Psg ho aggiunto due o tre capitoli che comprendono anche la fondamentale vittoria nella Copa America.
Quali secondo te i passaggi essenziali, fondamentali e da ricordare nella carriera sin qui di Leo che hai raccontato nel libro?
L’oro olimpico del 2008 secondo me, perché ha dimostrato subito di essere un leader in una squadra con futuri campioni come Di Maria. Poi senza dubbio il gol che fece al Getafe partendo da centrocampo, dove tutti rividero Maradona. Infine la Champions del 2011, secondo me l’apoteosi sua e del Barcellona.
Il passaggio al PSG è un qualcosa che ha intaccato il romanticismo del suo percorso?
Tutti quelli che vanno al Psg perdono di “magia” secondo me. Quindi sì, ma varrebbe per chiunque.
Come descriveresti ad una persona che non segue il calcio, il personaggio di Messi?
Messi è un ragazzo non più giovanissimo che avrebbe avuto una vita d’inferno a causa dei suoi problemi fisici ma che ha salvato la sua vita grazie a un pallone.
In ultimo, Messi è più grande di Maradona?
Maradona è un’altra cosa a livello proprio di personaggio, nessuno è minimamente paragonabile da quel punto di vista. Neanche se dovesse vincere il Mondiale Messi ci riuscirebbe, ma non è colpa sua.