Messina 2004 – 2005, la storia di un’impresa e di una squadra indimenticabile
Squadre e giocatori che rimangono impresse nella memoria degli sportivi. Imprese sportive che meritano di essere ricordate. Tra queste il Messina 2004-2005. Una compagine che si riaffaccia dopo ben 40 anni in Serie A, capace di sovvertire ogni pronostico e soprattutto di stupire l’intero mondo del calcio con prestazioni ed imprese che, a distanza di oramai 20 anni, sono ancora vivide nella mente dei tanti appassionati ed in particolare nei cuori dei supporters messinesi.
Abbiamo intervistato Domenico La Marca autore del libro “Gli eroi dello stretto. L’impresa del Messina stagione 2004 – 2005” per rivivere le emozioni di questa squadra.
Come nasce l’idea di questo libro?
Nasce dalla passione per la storia del calcio ma soprattutto dalla profonda ammirazione per determinate squadre che hanno meritato le simpatie di tutti gli appassionati per la loro capacità di sovvertire i pronostici e di rimanere impresse indelebili nella memoria di chi ama in maniera genuina e sincera questo sport.
Come descriveresti quel Messina a chi non l’ha visto giocare?
Quel Messina era composto da un gruppo di uomini ancora prima che di calciatori capace di affrontare a testa alta ogni avversità e soprattutto le big del calcio italiano, che in quel campionato compresero a loro spese che per superare quella squadra costituita per lo più da esordienti in Serie A bisognava davvero impegnarsi al massimo, difatti in tante capitolarono dinanzi all’undici di Mutti (la Roma alla prima giornata, il Milan a San Siro, l’Inter di Mancini, ecc…).
Quanto lavoro c’è stato dietro questo libro?
E’ stato un lavoro complesso ma particolarmente piacevole, visto che ho voluto ed ho avuto la fortuna di confrontarmi con gran parte dei calciatori e dello staff tecnico e dirigenziale di quel Messina, i quali li ringrazio pubblicamente per loro infinita disponibilità ed in particolare modo visto che mi hanno concesso la possibilità di raccogliere preziose testimonianze per la stesura del testo.
Attraverso i ricordi, le emozioni e gli aneddoti dei protagonisti di quel Messina ho cercato di ricostruire la stagione 2004-2005 che si concluderà da neopromossa con un incredibile settimo posto.
Racconti una storia vera, un orgoglio di una città. Quanto è difficile riportare su carta delle emozioni così forte?
È stato davvero l’aspetto più complesso soprattutto perché non sono di Messina, difatti nelle prime chiacchierate con i vari ex calciatori qualcuno non si capacitava come un napoletano avesse deciso di raccontare la storia calcistica del Messina.
Però sono onesto quando dico che proprio queste interviste mi hanno dato la possibilità di comprendere davvero cosa ha significato per quei ragazzi vivere quella stagione trionfale e soprattutto di intuire quella incredibile sinergia instaurata con il popolo messinese che vedeva in quella squadra incarnare il proprio spirito indomito e battagliero.
Per concludere, citaci tre protagonisti di quel Messina che ti hanno più colpito e perché?
Dovrei citarli tutti perché ognuno di loro mi ha lasciato e trasmesso un qualcosa che va oltre alla semplice realizzazione del libro.
Ogni storia che racconto non si ferma all’aspetto puramente calcistico ma vuole scoprire il lato di umano di persone che sono state capaci di realizzare un’impresa sportiva di cui ancora oggi si parla. Difatti quel Messina è la più classica delle dimostrazioni che per allestire delle grandi squadre prima di tutto bisogna trovare uomini all’altezza.
Detto ciò se proprio devo fare dei nomi, mi soffermerei su Sasà Sullo che in quella stagione fu davvero sfortunato ma ebbe come il suo Messina la forza di rialzarsi e non fece mai mancare il suo appoggio da buon capitano alla squadra, oppure potrei parlare di Carmine Coppola, originario delle mie parti, ma che è diventato un figlio adottivo di Messina ed infine di Mimmo Giampà che fu vittima di un terribile infortunio nella sfida d’andata con il Lecce ma che con dedizione ed innumerevoli sacrifici fu capace di recuperare in tempi record così da offrire il suo prezioso contributo alla squadra.