SPORT PHOTOGRAPHY: intervista a Luigi Canu, fotografo della Dinamo Basket Sassari
Ci ha spiegato quanto sia difficile cogliere il momento, la base della fotografia sportiva. Ha confermato come concentrazione, conoscenza del gioco e attrezzatura professionale siano le chiavi per fare foto di livello. Sogna di immortalare le emozioni dei Playoff NBA, delle Final 4 Eurolega e delle Olimpiadi, ma nel frattempo di strada e soprattutto di scatti ne ha fatti:
“Frequentavo un forum di aeronautica e rimanevo affascinato dalle immagini che fotografi da tutta Italia facevano agli aerei in decollo ed in atterraggio, un giorno decisi di cimentarmi in questa arte e comprai una reflex, la Nikon D80. Nello stesso anno fui contattato dal gestore del sito Basketinside, e vedendo le immagini che facevo all’interno del palazzetto (seguo la Dinamo Sassari dal 2000 come tifoso oltre che essere stato tra i fondatori del “Commando”) mi chiese di collaborare come fotografo, coprendo la Dinamo Sassari neopromossa in Serie A.
Anno dopo anno ho acquistato dell’attrezzatura sempre più professionale e grazie alle stagioni maturate sul campo, gestendo il gruppo di fotografi del sito sono entrato a far parte dell’Agenzia Ciamillo e Castoria, agenzia leader in Italia per la pallacanestro. Grazie ai consigli di Giulio Ciamillo e di altri colleghi con i quali ho avuto modo di scambiare pareri, opinioni ed insegnamenti ho avuto la possibilità di capire molti aspetti della pallacanestro e della fotografia sportiva, che fino ad allora mi sfuggivano.
Ho lavorato in Italia, in Europa, in Serie A, LNP, Eurolega, Eurocup, BCL, FIBA Europe Cup e nei tornei internazionali che vedono impegnata la nazionale Italiana. Le mie immagini sono apparse nei giornali sportivi italiani più importanti come Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e Tuttosport. Ho all’attivo inoltre collaborazioni con diversi quotidiani e agenzie fotografiche. Nel 2017 sono stato contattato direttamente dalla Dinamo Sassari per ricoprire il posto di fotografo ufficiale, chiamata che mi ha lusingato e reso orgoglioso del lavoro svolto fino ad allora. Quest’anno ho deciso di ampliare il mio raggio d’azione e come fotografo freelance ho iniziato a seguire anche le partite di Serie A di calcio concentrandomi sul Cagliari Calcio ed anche nella pallavolo femminile seguendo l’Hermaea Olbia Volley che milita in A2.”.
Gli esordi come fotografo sportivo
Quale è stato il primo servizio fotografico a bordo campo e che sensazioni avevi?
“La prima partita è stata Dinamo Sassari – Benetton Treviso del 2010, primo anno in Serie A per la squadra sassarese, e prima volta che si affrontava Treviso nella massima serie. Di quella partita ricordo solamente il mio essere sperduto, un pesce fuor d’acqua a bordo campo, conoscevo poco e nulla la fotografia sportiva e non vedevo l’ora di imparare dai colleghi che mi circondavano osservandoli e imitandoli. Riguardando ora quelle immagini capisco quanta strada è stata fatta, la cosa più particolare è che all’epoca in diversi a bordo campo utilizzavamo il flash, una cosa che ora come ora è vista come una obbrobriosità”.
Come di consueto gli abbiamo chiesto 20 scatti. A Luigi la parola:
“La mia selezione comprende delle immagini provenienti dall’ultimo anno, anno che in casa Dinamo ha rappresentato l’arrivo di nuovi impulsi grazie soprattutto alla presenza di Gianmarco Pozzecco (personaggio oltre che amico spettacolare da immortalare). Il Pozha riportato uno spirito magico all’interno del Pala Serradimigni. Le immagini che ho scelto sono le più spettacolari, le più intense, le più cariche di pathos. Sono presenti anche 3 ritratti che vedono protagonisti oltre che due ragazzi della Dinamo anche una ragazza della sezione femminile entrata a far parte della Dinamo Academy quest’anno.
Le mie 3 preferite rimangono quelle del meraviglioso gesto atletico eseguito da TyrusMcGee (2019Canu20Giugno) in gara 6 di Finale scudetto contro Venezia. Una schiacciata spettacolare in faccia al difensore che è entrata negli highlights di ESPN e tutt’ora è stata scelta dalla LBA per la sigla iniziale delle proprie trasmissioni.Un’azione talmente spettacolare ed inaspettata testimoniata dalla faccia del compagno Jack Cooley che rimane a bocca aperta incredulo di ciò che ha visto.
La realizzazione dell’immagine ha un retroscena alquanto particolare. Ero posizionato per terra a fondocampo e quando Tyrus ha iniziato il palleggio in penetrazione ero completamente coperto dalle gambe dell’arbitro, con la coda dell’occhio però mi ero accorto che stava per fare un gesto straordinario e non curante delle gambe ho iniziato a premere il pulsante di scatto.
Fortuna ha voluto che in un istante l’arbitro abbia fatto uno scivolamento verso destra aprendo la possibilità di immortalare la stupenda schiacciata dal posto di ripresa migliore. Inutile dire che qualche secondo dopo come l’ho riguardata son rimasto a bocca aperta.”
La fase di preparazione all’evento sportivo per un fotografo
E’ il giorno della gara e vogliamo capire la tua giornata tipo dall’inizio alla fine. A te la parola!
“La giornata sportiva inizia con la preparazione delle borse, 2 fotocamere, 5 obiettivi, pc, staffe e radiocomandi, si arriva al palazzetto 2 ore e mezzo prima della partita. A quell’ora il palazzetto è popolato solo da pochi addetti della società e dai ragazzi della Televisione, questo anticipo è necessario per poter montare la “remotata” dietro il canestro senza dare fastidio ai giocatori nel riscaldamento.
Una volta terminato con quella si attende l’arrivo delle squadre per immortalare i momenti di pregame, curiosità, fair play tra giocatori, gli abbracci ed i commenti tra amici etc., immancabile il momento video ironico su Instagram con la mia collega addetta stampa che strappa un sorriso come sempre.La vera partita per me inizia un’ora prima della gara, quando si prende contatto con il parquet, si scambiano sguardi, parole con i giocatori, gli allenatori e gli arbitri (il mio rapporto con la classe arbitrale avrebbe bisogno di un’intervista a parte) ed inizia la partita anche nelle tribune con i tifosi che iniziano a far sentire il loro calore ai ragazzi in campo.
La fine della partita è un altro momento clou. Una volta che si termina di scattare le gioie e/o delusioni c’è la corsa alla spedizione delle immagini, momenti nei quali noi fotografi ci eclissiamo da qualsiasi fonte di disturbo esterna, una specie di momento catartico che dura circa 10 minuti. Terminato l’invio si è più rilassati e si può iniziare a commentare la partita con gli amici o con i colleghi. Usciti dal palazzetto è immancabile il 3° tempo. C’è un posto a Sassari, ritrovo per tutti gli addetti ai lavori e qualche tifoso dove spesso si possono scambiare battute e commenti con i giocatori e allenatori su quanto appena visto in campo, il famigerato ristorante da Tony, ormai ritrovo da anni dei post partita sassaresi.
A termine di questa intervista vorrei fare dei ringraziamenti che ritengo doverosi, grazie a queste persone non avrei raggiunto mai certi obbiettivi. Grazie a Daniele Tagliabue che mi ha introdotto in questo mondo, tutti i ragazzi di Basketinside con i quali ho iniziato in questo mondo, i colleghi delle varie testate locali Sarde per i consigli e le battute a bordo campo. Grazie a Giulio Ciamillo per avermi addestrato a dovere, ai colleghi della Ciamillo e Castoria. Grazie a Elio Castoria per la collaborazione per le coppe europee, grazie a Luigi Peruzzu e Stefano Sardara per la fiducia accordatami ed infine grazie a mio cugino/collega Claudio Atzori che mi supporta e sopporta.”
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Ho avuto il piacere di vedere Luigi in azione, è una persona fantastica e professionale, grazie per le emozioni che ci fai rivivere attraverso le tue immagini ..